Il video dell'evento:
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Il Movimento Cristiano Lavoratori della Provincia di Agrigento, Presieduto dal vulcanico Enzo Sardo (Scrittore e Saggista), in data 5 settembre, a Racalmuto, nella prestigiosa sede della Fondazione Leonardo Sciascia, alle ore 18, svolgerà la cerimonia del prestigioso Premio Nazionale Solidarietas 2025 dedicato a monsignor Cataldo Naro già Vescovo di Monreale. Saranno assegnati 10 premi a persone che si sono distinti nel campo della Solidarietà, della Cultura, dell’arte, della Scienza e del Lavoro ed una menzione speciale. Le motivazioni saranno lette da Adele Troisi mentre la conduzione dell’evento è stata affidata a Sandra Licata.
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Nella prestigiosa sede della Fondazione “Leonardo Sciascia” si è svolta la quinta edizione del Premio Nazionale Solidarietà 2025, dedicato alla memoria di Mons. Cataldo Naro, vescovo di Monreale. L’evento, organizzato con grande cura da Enzo Sardo, presidente provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), si conferma come un appuntamento di rilievo nel panorama culturale e sociale italiano.
Il Premio nasce con l’intento di riconoscere e valorizzare le personalità che si sono distinte per il loro impegno concreto nella promozione della pace, della solidarietà e del bene comune. Figure professionali di alto profilo, impegnate nei rispettivi ambiti a sostegno delle comunità e dei più fragili, sono state insignite di questo importante riconoscimento.
Come sottolineato dal presidente nazionale del MCL, Alfonso Luzzi, "la solidarietà mira a un solo scopo: sviluppare e rafforzare quel sentimento nobile che spinge l’uomo alla fratellanza tra i popoli". Enzo Sardo ha inoltre annunciato che, a partire dalla prossima edizione, il Premio sarà accompagnato da un nuovo logo, simbolo di un’identità sempre più radicata e rappresentativa.
Anche quest’anno, l’iniziativa ha riscosso grande partecipazione, attirando numerosi cittadini da Racalmuto e dai paesi limitrofi, testimoniando l’interesse crescente verso un evento che vuole essere messaggero autentico di pace, soprattutto in un momento storico segnato da conflitti e tensioni internazionali.
I premiati del 2025: eccellenze al servizio della società
Ecco l’elenco delle personalità insignite del Premio Nazionale Solidarietà 2025:
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Guido Carlino – Presidente della Corte dei Conti
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Giuseppe Antoci – Eurodeputato e ideatore del Protocollo Antoci
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Miche Bono – Primario del reparto di Radioterapia, Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento
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Vincenzo Castronovo – Comandante del Centro Anticrimine Natura Carabinieri di Agrigento
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Paolo Cilona – Giornalista, scrittore e promotore culturale
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Giuseppe Criminisi – Campione mondiale di pizza (2022, 2023, 2025)
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Anna Rita Formoso – Restauratrice di beni librari e archivistici (tra i suoi lavori, il restauro di una delle 144 copie del Milione di Marco Polo)
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Elio Salvatore Garozzo – Presidente Europeo del Kiwanis
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Raffaele Pomo – Pediatra, presidente dell’Associazione Medici Cattolici Italiani della Regione Siciliana
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Toni Trupia – Regista e sceneggiatore (autore, con Michele Placido e Matteo Collura, del film Eterno Visionario tratto dal libro Il gioco delle parti)
Menzione Speciale
I premiati delle passate edizioni
Nel corso degli anni, il Premio ha visto la partecipazione di figure di altissimo rilievo:
Il Cardinale Matteo Zuppi, i Vescovi Antonino Staglianò e Francesco Lomanto, il teologo Massimo Naro, i sacerdoti Giuseppe Pontillo e Angelo Chillura, e numerosi medici e ricercatori distintisi durante la pandemia, tra cui Concetta Castilletti (Istituto Spallanzani), Salvatore Di Rosa e Antonio Cascio.
Hanno ricevuto il riconoscimento anche magistrati, intellettuali e giornalisti come Giovanbattista Tona, Andrea Apollonio, Maurizio De Lucia, Luigi Cavallaro, Roberto Giovanni Conti, Salvo Palazzolo, oltre a rappresentanti del mondo associativo e civile come Massimiliano Giansanti, Giuseppe Notarstefano, Giovanni Tesè, Francesco Caruso, Biagio Conte e Salvatore Ferlita.
Un impegno etico e culturale per il futuro
Il Premio Nazionale Solidarietà non si limita alla celebrazione dei meriti individuali, ma vuole promuovere un modello di società basato sulla responsabilità, sull’etica e sul rispetto della dignità umana. Come ha ricordato Enzo Sardo durante l’intervista conclusiva, «la solidarietà e la fraternità devono guidare le scelte di chi ha responsabilità pubbliche, affinché si possa fronteggiare insieme i pericoli che minacciano l’umanità: guerre, povertà, malattie, cambiamenti climatici, alimentazione non sana, distruzione delle foreste, tirannie brutali».
Una visione coerente con l’articolo 2 della Costituzione Italiana, che recita:
“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”
In un’epoca in cui le guerre seminano morte e disumanità, da Racalmuto parte un messaggio forte e autentico di speranza: nulla è più potente della solidarietà per costruire ponti tra gli uomini e combattere l’egoismo e la prepotenza.